chi sono io

Il titolo di questa meditazione, Chi sono io, vuole portare alla luce in chi ci identifichiamo. Quante volte siamo nello scoraggiamento e nella paura delle prove di questa vita, pur avendo la certezza che Dio è con noi. Eppure Egli ci chiama ad andare oltre le nostre aspettative, convinzioni ed opinioni personali; ci chiama ad avere fede in Lui, sapendo che vuole il meglio per noi.

«Alzati, va’ a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me». Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore…. Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia».

Giona 1:2-3, 12

La vicenda di Giona ritrae perfettamente ciò che è il credente; dal principio di questa richiesta il profeta non ascoltò Dio. Giona temeva per la sua vita, per il suo avvenire, per la sua sorte.

Giona non tollerava di mettere a rischio la propria vita in obbedienza a Dio per un popolo che non meritava nulla. Doveva annunciare apertamente che erano malvagi in mezzo alla loro moltitudine. QUANTE VOLTE DIO HA CHIESTO PROVE DI OBBEDIENZA A NOI OSTINATI, NOI DURI DI CUORE?

La grandezza di Dio e la Sua pazienza si è manifestata con Gesù ed ancora oggi è presente in mezzo a noi.  Gesù stesso venne chiamato ad obbedienza dal Padre Suo. Vi fu un momento, per il figlio di Dio, che il peso della prova lo mise in agonia, a tal punto da dire al Padre: 《ALLONTANA SE VUOI QUESTO CALICE DA ME》

Dio Padre, poiché non ha riserve personali, amando incondizionatamente tutti, andò oltre quella richiesta. Era necessario che il Suo Unigenito Figlio Gesù partisse verso la “NINIVE” moderna e ribelle di quel tempo. Gesù senza alcun cenno di ribellione, proprio come un agnello senza peccato, entrò nel ventre della terra. Giona, a causa della sua disubbidienza, entrò nel ventre del grosso pesce….

Giona fu disperato nel ventre a motivo della sua vita, ma Gesù al contrario ingoiato dalla morte, dal ventre della terra per i nostri peccati resuscita e sconfigge satana…

Chi sono io oggi

quale esempio voglio seguire?

Dio non vuole che qualcuno muoia, ma che tutti possano giungere a salvezza. Infatti Egli ha un piano per noi che richiede ubbidienza, ed il seguirlo potrebbe prevedere l’attraversamento di tempeste. Alcuni vorrebbero che le cose vadano sempre bene, senza problemi, senza imprevisti. Calma piatta, insomma. Ma come si fa a crescere se il nostro carattere non viene forgiato?  Non si possono togliere le prove, le tempeste dalla nostra vita. Ma senza Dio le prove diventano uragani. Giona voleva stare nella sua tranquillità, e scelse la strada opposta. Alla fine fece ciò che Dio gli aveva comandato; però a che prezzo?! Si sceglie sempre su chi ascoltare e la scelta è solo la nostra. Tutti siamo chiamati ad ascoltare Dio, che tu ci creda o no. Pertanto, per mezzo di Gesù, ci chiama all’obbedienza, affinché non siamo come quella città malvagia e adultera che Giona temeva, ma al contrario una generazione benedetta che Gesù ha salvato con il suo sangue.

Ma egli rispose loro: 《Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. 》

Matteo 12:39-40

Che l’amore è il timore di Dio scenda su noi, ammaestrandoci nell’ascoltare la sua voce. Andiamo ed entriamo a Ninive in obbedienza alla Parola, affinché si spanda nel mondo la salvezza per Grazia!!

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